Le 4 fasi del processo di cambiamento
Un periodo di “crisi” come questo può essere particolarmente propizio per apportare su di sé cambiamenti significativi rispetto al proprio modo di fare, essere, sentire.
Noi Coach siamo ben consapevoli che accompagnare i nostri Coachee nell’affrontare i periodi di “crisi” in modo efficace rappresenta un risultato prezioso del nostro lavoro.
Cosa devi cambiare, per adattarti ai cambiamenti del contesto nel quale vivi?
Cosa vorresti cambiare nella tua vita?
In apparenza, i cambiamenti accadono in modo naturale.
Anche se spesso a prezzo di fatica e sofferenza, mentre, solo più raramente, sembrano invece avvenire in maniera semplice e graduale.
E ciascuno di noi vorrebbe collocarsi proprio in quella fascia di persone che apporta cambiamenti nella propria vita nel modo più dolce possibile.
Per questo voglio raccontarti come funziona il cambiamento che, come molte cose, è un processo, cioè è diviso in fasi.
Come si cambia...
Un formidabile contributo allo studio del processo del cambiamento ci viene offerto da Goleman (autore di Intelligenza emotiva) e Boyatzis (psicologi statunitensi di fama internazionale).
Nel loro libro “Essere leader”, descrivono i passaggi che normalmente percorre chi orienta la propria vita in modo diverso rispetto al passato. Eccoli:
- Accertamento della differenza tra l’essere reale (chi siamo) e l’essere ideale (chi vogliamo essere)[La prima fase parte dalle fatidiche domande : “chi sono io?” e “chi voglio essere io? ”L’individuazione del cosiddetto gap è il risultato di questa prima fase: spesso ci si rende conto di chi si è VERAMENTE solo attraverso il confronto con gli altri.]
- Equilibrio tra quanto si vuole preservare di sé (punti di forza) e quanto si vuole cambiare o adattare al contesto (aree di miglioramento)
- Decisione di cambiare (pianificazione degli apprendimenti)
- Decisione di sperimentare i cambiamenti
In quest'ultima fase, il Coaching si rivela lo strumento più idoneo ed efficace per fare un bilancio dei propri limiti e delle proprie risorse e, in più, stimola ad agire e, quindi, a sperimentare.
Comincia dai tuoi punti di forza
Per decidere di cambiare (fase 3) è utile, se non indispensabile, far leva sui propri punti di forza.
Riconoscere che abbiamo delle qualità è importante per motivarci, per convincerci che possiamo vincere la sfida di cambiare parti di noi che ci piacciono meno o che ci danneggiano.
Per questo motivo, è importante tenere in equilibrio quello che si vuole cambiare con quello che si vuole mantenere (fase 2): cambiare tutto e subito, nella nostra vita, è una bella sfida, ma è anche una sfida a rischio di insuccesso.
Iniziare col cambiarne un piccolo pezzetto è parimenti motivante, ma più rassicurante.
E spesso anche più efficace. Dunque, fa un passo alla volta.
Decidi chi vuoi essere
Consolidato il primo gradino, puoi mettere il piede sul secondo gradino del cambiamento.
L’incedere diventa via via più sicuro ed il cambiamento appare più naturale e raggiungibile.
Ma chi di noi partirebbe per una scalata in montagna senza aver studiato il percorso? Senza essersi munito di cartine, bussola, strumenti ed attrezzature?
Puoi immaginare di partire per il "viaggio del cambiamento", così importante per la nostra felicità, e non ci siamo attrezzati? Probabilmente non lo faresti, perché il cambiamento va pianificato, decidere di cambiare, non basta.
Individuata la meta del cambiamento, occorre tracciare il percorso che ci porta verso la nostra realizzazione. Tracciando questo percorso, siamo in grado di verificare sistematicamente dove siamo arrivati e cosa (e quanto) ci manca.
Siamo anche in grado di capire come stiamo a riserve di energie, di motivazioni e di apprezzare quali vantaggi e risultati abbiamo già raccolto.
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Sperimenta il cambiamento
La quarta fase di questo modello consiste nello sperimentare il cambiamento pianificato. Abbiamo messo lo scarpone sul primo appiglio della parete.
A sostegno di questa fase così pratica , il sostegno di un Coach può rivelarsi determinante.
Fiducia, incoraggiamento, stimolo e sollecitazione sono decisivi in questa fase ancora incerta, nella quale la tentazione di tornare alla routine (o rimanere nella routine) è molto forte.
Una fase in cui, magari, sono proprio le persone più vicine a noi a remare contro. Una fase nella quale non sappiamo quale sarà l’esito dei nostri sforzi, ma in cui crederci e continuare a crederci è il vero carburante. Una fase in cui è utile, parallelamente, confrontarci con la realtà.
A questo proposito, voglio sottolineare la parola "sperimentare".
A volte tendiamo a pensare che, una volta introdotto, un cambiamento debba essere definitivo.
Ma se ci accorgiamo che questo cambiamento porta più svantaggi che vantaggi, perché insistere? In questo caso bisogna apportare delle modifiche a quello che stiamo facendo e prendere anche in considerazione l'ipotesi di ripristinare tutto com'era prima.
Sperimentare un cambiamento, di qualsiasi genere, significa proprio verificare che la direzione che abbiamo pianificato soddisfi realmente le nostre aspettative e i nostri desideri. In una fase come questa, avere un sostegno da parte di un soggetto esterno può essere utile: una marcia in più nell’affrontare la “crisi”, quella interiore, questa volta. Quella crisi che a volte si scatena quando bisogna “scaricare la zavorra”, per volare più in alto.
Ecco cosa ti occorre
Che cosa occorre, quindi, per affrontare il, cambiamento con successo?
Riflessione, coraggio, convinzione, consapevolezza, determinazione e fiducia in se stessi.
E tanta energia, che viene via via alimentata proprio dai successi che registri grazie alla saggia pianificazione del tuo percorso: energia chiama energia, successo chiama successo.
Come direbbe Goethe, comincia subito!