Perché esprimere le proprie idee
Esprimere le nostre idee fa parte di una competenza relazionale chiamata assertività.
l'assertività è una competenza particolarmente importante perché ci aiuta a vivere meglio. Quando non diciamo chiaramente quello che vogliamo (e quindi non comunichiamo in modo assertivo) spesso subiamo le conseguenze di scelte che gli altri non farebbero se conoscessero le nostre esigenze. E questo lo dimostro con una storia vera.
Come (non) accettare un invito
Giovanna propone alla zia Franca la tagliatelle con i porcini.
A sua zia Franca, in realtà, la pasta all’uovo non piace un gran che ma, “per educazione”, accetta l’invito con entusiasmo: "Per una volta si può fare", pensa.
A cena, però, Franca scopre che nella pasta con i funghi, fra i condimenti, c’è anche il burro, che lei odia profondamente!
Poi, dice alla nipote che è tutto molto buono e la serata passa piacevolmente per entrambe.
Qualche giorno dopo, Giovanna invita ancora sua zia a cena.
E dato che Franca ha fatto capire di apprezzare molto le tagliatelle con i funghi, lei decide di riproporgliele, dopo una discussione con il marito, raccoglitore di funghi perchè sono gli ultimi della stagione e, quindi, vanno centellinati.
Ma, questa volta, Giovanna non anticipa a sua zia quale sarà il menù: vuole farle una bella sorpresa, dato che sa che Franca è entusiasta dei suoi funghi..
E, infatti, la sorpresa riesce davvero bene! Due volte di seguito le stesse odiose tagliatelle all’uovo condite (per giunta) col burro, Franca non se le aspettava!
“Amo molto i porcini, ma non la pasta all’uovo e il burro, li trovo abbastanza disgustosi, peggio che mai se accoppiati insieme nella stessa ricetta!”
A questo punto, la sorpresa c’è anche per Giovanna, la quale, fra il dispiaciuto e l’infastidito, non riesce a nascondere il suo disappunto…
Lo scambio di commenti fra zia e nipote prosegue: il resto della cena viene monopolizzato dalla discussione accesa tra le due protagoniste.
“Ma come?!? Ho preparato di nuovo i funghi apposta per te perchè mi avevi detto che ti piacevano!!! A saperlo, avrei cucinato qualcos’altro, fra l’altro mi avrebbe anche fatto più piacere! Ma perchè non mi hai detto che quel piatto lo detesti?”
“Non ti volevo mettere in difficoltà… e poi non ti ho detto che ne ero entusiasta…dì piuttosto che piace molto a te.”
“Certo, a me piace, ma posso mangiare le tagliatelle anche in altre occasioni. La prossima volta, piuttosto, cerca di parlare chiaramente. Non mi fai, di certo, un favore a stare zitta facendo finta che vada tutto bene; sappi che io sono molto più contenta se posso prepararti qualcosa che apprezzi per davvero, non se finisco le mie riserve di porcini senza neanche averti reso felice a tavola!”
Zia e nipote si vogliono bene e la discussione, per fortuna, finisce presto a tarallucci e vino; anzi, diventa l’esilarante gag con cui ravvivare compagnia e serata. Da tramandare anche alle future generazioni.
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Cosa puoi imparare, da questo episodio, sull'assertività?
Da questo racconto si impara un’importante lezione sull’assertività: dire cosa realmente desideri ti aiuta ad ottenere quello che vuoi; con l’intento (pur se positivo) di non disturbare, spesso corri il rischio di causare più disturbo.
L'assertività non si limita al "dire ciò che pensiamo" ma riguarda anche l'espressione corretta ed appropriata (non aggressiva o manipolativa e non passiva) delle nostre emozioni, dei nostri desideri ed il rispetto degli altri.
Proprio per questo, parlerò ancora di questa fondamentale competenza... quindi continua a seguirmi e, se hai apprezzato l'articolo, lascia un tuo commento.
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