Ci sono imprenditori a cui non basta non avere conflitti in azienda
Tempo fa, parlando con un imprenditore mio cliente titolare, assieme al fratello, di un'affermata società di informatica della Sardegna, a un certo punto gli chiedo: "Quanto vale, secondo te, avere dei Team leader capaci di gestire bene e motivare il proprio gruppo? E quanto vale, questo, per riuscire a diminuire i problemi interni, tra cui naturalmente i conflitti?".
"A sensazione molto", mi risponde, "ma per avere dati più precisi, forse è meglio che questa domanda la fai a mio fratello, che ha più il polso operativo dell'azienda".
Poco dopo, sempre più curioso, rifaccio la stessa domanda al fratello, perciò.
E la sua risposta mi spiazza, nel senso che va oltre i semplici dati numerici che, un pochino, mi attendevo.
"A me non interessa quanto vale", inizia col dirmi, infatti, "perché io guardo oltre quello che una buona gestione del Team di lavoro può valere, oltre quanto può essere quantificabile oggi. Oggi, è vero, siamo leader nella nostra fascia di mercato ma io non posso, non voglio fermarmi all'oggi perché voglio continuare ad esserlo anche domani e, per esserlo, va da sé che dobbiamo tenerci allenati nel continuare ad essere affiatati e lavorare bene assieme. Cioè, dobbiamo mantenere sempre ben oliati i meccanismi e gli strumenti che ci permettono di essere quattro passi avanti agli altri."
La risposta di questo imprenditore, se da un lato mi spiazza sui numeri, mi dà però anche una conferma.
Certo, se c'è una cosa che, anzitutto, ogni imprenditore, dirigente o manager che si trova a dirigere un gruppo di lavoro sogna è quella di avere meno rotture di scatole possibili coi suoi dipendenti e collaboratori. Meno tempo possibile, cioè, passato nel cercare di capire cosa ti stanno dicendo realmente "fra le righe" mentre ti parlano, meno energie sprecate nel cercare di sbrogliare conflitti, disinnescare discussioni, dribblare polemiche che lasciano il tempo che trovano.
Se anche tu hai un gruppo di persone che lavorano per te e con te, immagino che su questo ti troverai d'accordo: limitare i problemi col personale e fra il personale significa sempre, infatti, recuperare un sacco di tempo da dedicare a obiettivi più produttivi e piacevoli.
Le aziende dove le relazioni fra colleghi, fra colleghi e capi, fra capi filano lisce, senza forti attriti, sono aziende già con requisiti più che onesti per poter produrre, lavorare e stare sul mercato dignitosamente.
Questo perché non corrono il rischio di soccombere sotto il peso di conflitti e ostilità che, spesso, col tempo si incancreniscono fino a diventare ingestibili. E quando questo accade, è molto probabile che si finisca col mandare a monte l'impegno di anni impiegati a tirare su l'attività.
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I leader visionari vivono dentro la loro azienda il Team che immaginano
Ma, se anziché avere un'azienda che vivacchia, il tuo obiettivo è avere un'azienda che funziona al meglio delle sue possibilità, non confliggere non è sufficiente.
E la spiegazione ce l'abbiamo, appunto, nella risposta che ho ricevuto quel giorno da quell'imprenditore. Ho una domanda per te, ora:
ti basterebbe vivere sotto lo stesso tetto senza scannarti e guardarti in cagnesco con gli altri per sentirti parte di una vera famiglia?
Se è vero che consideriamo famiglia quel luogo, la nostra casa, che condividiamo con le persone con cui, oltre al legame di sangue, ci uniscono valori, obiettivi di vita, emozioni, rispetto, disponibilità a collaborare, tempo speso assieme, allora è proprio questo insieme di valori e obiettivi condivisi che ci trasforma da accozzaglia di persone che soggiornano nella stessa dimora in famiglia.
Perché son le persone con cui viviamo assieme condividendo un legame speciale.
Lo stesso vale per i Team: sono quelli in cui le persone lavorano assieme condividendo un legame speciale.
Non sto parlando di famiglie e aziende stile Mulino Bianco o libro Cuore, bada bene.
E' ovvio che dei momenti di tensione ogni tanto esistano, che dei punti di divergenza spuntino fuori ma questo non diventa pretesto per sgretolarsi, per andare ognuno per la sua strada ma, piuttosto, occasione per trovare un nuovo punto d'incontro, un nuovo riassetto sia a livello operativo che nei rapporti personali.
Questo è quello che cercano, per cui si prodigano e che raggiungono i Team leader come quell'imprenditore mio cliente.
Team leader più "temerari", sognatori a cui non basta arginare i conflitti e acquietare le acque.
Loro coltivano, azzardano un sogno più bello.
Non gli basta sopravvivere come azienda e sul mercato, ma andare e stare sempre meglio. Sono i Team leader che hanno fatto propria e coltivato una mentalità vincente.
E a me piace chiamarli i leader egoisti generosi.
Vogliono un'azienda che giri al meglio perché loro per primi ci si sentono meglio, più sicuri e a posto con sé stessi, più in linea con la propria visione e i propri desideri.
Ci tengono a star bene facendo bene le cose e avendo intorno persone che ci tengono a loro volta.
Un egoismo sano, generoso, appunto: non avvantaggia loro a discapito degli altri, ma porta benefici a tutti.
Un egoismo che li porta a ragionare come azienda non in termini di singoli dipendenti o di singoli collaboratori, ma piuttosto come entità unica, come Team, appunto.
Perché per loro è assai chiaro che il Team di lavoro è il punto di snodo da cui dipende il successo duraturo, l'up grade della loro attività.
Il mio metodo TEAM IN 3 PASSI è nato grazie a leader come questi.
Con ordine, chiarezza e tempo li aiuta a far crescere e far funzionare meglio il proprio gruppo, e aiuta il gruppo ad essere sempre più autonomo (se così non fosse, d'altronde, non si chiamerebbe sviluppo ma dipendenza, e di dipendenza dal consulente, dal trainer a cui ti appigli sempre più come l'edera ce n'è già abbastanza in giro).
Un po' come loro, anch'io mi sento egoista generoso.
Perché, come Team coach, aiutare nuovi imprenditori, dirigenti e manager a costruire e rafforzare il proprio Team aziendale, in primo luogo fa star bene me perché mi allinea al mio scopo di vita.
Ma, allo stesso tempo, senza nulla togliere a me, porterà benefici certi anche alla tua leadership e al modo di lavorare assieme e stare assieme al lavoro delle persone che ogni giorno collaborano con te.
Ne hai abbastanza di vivacchiare fra conflitti e malintesi nel tentativo di far funzionare il tuo Team?
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