Hai la responsabilità di un gruppo di lavoro? Questi sono alcuni comportamenti che dovrebbero farti riflettere e darti indicazioni su cosa fare per  migliorare i risultati del tuo gruppo di collaboratori senza vanificare gli sforzi di cui, sicuramente, ti fai carico come Team Leader.

Chiedi ai tuoi collaboratori di non mancare alla riunione e di essere puntuali perché lo ritieni importante per mantenere alto lo spirito di gruppo. Ma anziché all'ora fissata, tu arrivi con oltre mezz'ora di ritardo.

Ripeti sempre che fare squadra, essere un Team, è fondamentale per lavorare bene e raggiungere gli obiettivi aziendali. Ma hai impostato un sistema premiante basato solo sui risultati individuali.  

Insisti nel dire che la correttezza coi clienti deve essere al primo posto nel vostro modo di lavorare. Ma, nell'assegnare i premi ai collaboratori, tieni conto solo del numero di vendite raggiunto, tralasciando le lamentele dei clienti insoddisfatti a causa di trattamenti scorretti o inadeguati subiti da alcune persone del tuo staff.

Durante la riunione, chiedi a tutti di parlare liberamente e di segnalare eventuali problemi, in quanto indispensabile per migliorarsi. Ma ogni volta che uno dei partecipanti fa presente qualcosa che non va, "rigiri la frittata" fino a far ricadere su quel collaboratore o quella collaboratrice l'incapacità di gestire le criticità.

Dici sempre che per te è importante ascoltare le opinioni di tutti nel tuo gruppo. Ma, quando hai davanti uno di loro che ti parla, ti metti a fare altro (ad esempio, guardare il cellulare, sistemare l'agenda, firmare documenti...)

Ribadisci spesso che il benessere al lavoro è sacrosanto. Ma, ogni volta che un collaboratore non si trattiene oltre l'orario di uscita, gli chiedi se oggi è "giorno di vacanza".

Non fai altro che ripetere che il cliente viene prima di tutto ma preferisci rintanarti nel tuo ufficio, mandando avanti gli altri, piuttosto che seguire personalmente come vengono gestiti i clienti.  

Dichiari di voler delegare e di aver già troppe cose di cui occuparti ma, all'atto pratico, pretendi che ogni decisione passi sempre prima sulla tua scrivania.  

Cosa hanno in comune tutte queste situazioni lavorative?

Quelle che hai letto sono alcune delle situazioni tipo più frequenti, prese dalla mia esperienza,  con cui si ritrovano a fare i conti le organizzazioni e i loro Leader, di solito quando iniziano ad accorgersi che qualcosa non funziona ma senza sapere bene cosa.

L'incoerenza fra quanto espresso a parole e il modo di agire concreto è il punto debole di questo stile di Leadership.

Purtroppo, l'incoerenza non è priva di ripercussioni: quando alle intenzioni e alle decisioni non seguono comportamenti adeguati, la credibilità e l'autorevolezza del Team Leader iniziano a scricchiolare mentre, a livello produttivo, scemano motivazione e risultati.

Osservare con distacco serve a individuare e sistemare le incongruenze dentro al sistema-Team

Vista da fuori, credo sia evidente anche a te che questa dissonanza fra il dire e il fare non può che influire negativamente sulle performances aziendali e sul livello di coinvolgimento dei collaboratori. Può anche sembrare ovvio che chi è Responsabile del gruppo riesca ad accorgersi presto delle eventuali incongruenze e che sia, perciò, in grado di correggere subito il tiro. 

Vista da fuori, abbiamo detto. Vedere da fuori significa, infatti, avere la lucidità, il distacco e la tranquillità necessari per osservare tutto il processo "intenzioni-decisioni-azioni" nel suo insieme, dal punto in cui origina all'esito finale. Il presupposto da cui partire, infatti, è che: 

ogni gruppo, ogni organizzazione, è un sistema.

Verificare che tutte le parti del sistema -quindi, del Team- lavorino in modo allineato, come la logica sistemica insegna, è perciò l'approccio corretto con cui osservare il processo. E' grazie a questa visione unitaria che diventa più immediato rendersi conto di discrepanze e inefficienze lungo il processo, quando si manifestano.  

Ma per chi, invece, dentro a quel sistema ci lavora tutti i giorni, caricandosi anche l'impegno di guidare il Team nella direzione funzionale agli obiettivi che si è dato, non sempre riesce facile fare questo passo indietro per usare un punto di osservazione più ampio e distaccato.

Non è facile perché, il più delle volte, chi gestisce il gruppo manca di allenamento nel mantenere questo sguardo d'insieme e anche perché, spesso, i ritmi di lavoro non giocano a favore. 

Se ti concentri solo sul fare, non vedi dove il processo si inceppa a causa delle discordanze tra parole e fatti

Mi viene da paragonare questa condizione del Team Leader a quella di un pilota in gara.
A chi, quando si è dentro una macchina in corsa, non viene la tentazione di concentrarsi solo sulle poche cose che permettono all'auto di continuare a girare veloce? E, infatti, nell'immediato, la macchina corre senza apparenti problemi.

Ma, se non si preventivano check e manutenzioni periodiche, è palese che, chi è impegnato nella corsa, difficilmente è in grado di cogliere quei deboli segnali, spia di un problema nel funzionamento di una o più parti del veicolo. L'attenzione è tutta concentrata sulla gara. Deve intervenire un guasto importante, un rumore forte o, nei casi peggiori, il motore che va completamente in panne a dare la sveglia sull'urgenza di fare una messa a punto del veicolo.

Traslando la metafora in azienda, per un Team Leader dire una cosa e farne un'altra è un errore sempre dietro l'angolo, perciò: basta una svista e il flusso organizzativo si inceppa o prosegue con modalità differenti rispetto a quelle pianificate inizialmente.

E quando, assorbiti dal ritmo della corsa, l'incongruenza diventa routine, è altrettanto facile non intercettare o trascurare quegli indicatori con cui il sistema tenta di evidenziare cosa non funziona correttamente nel Team.  

Come far funzionare al meglio il gruppo? Puoi fare in proprio o affidarti ad un metodo sperimentato come il Team Coaching

Per questo, se sei Responsabile di un Team, comprendo bene lo sforzo che ti richiede staccarti dalla gara (leggi contingenza) per dedicare tempo al controllo e alla "manutenzione" del vostro processo gestionale e  produttivo. Ma, se non vuoi ritrovarti col motore che, di colpo, ti pianta in asso o che marcia sempre col freno a mano tirato, ci sono almeno un paio di strategie che ti aiuteranno a tenere sempre in ordine ed efficiente il tuo gruppo o la tua azienda: 

•  Fissare degli obiettivi -specifici e misurabili- che ti permettano di verificare se e quanto i risultati corrispondono a ciò che ti aspetti. Ad esempio: alle decisioni prese hanno fatto seguito le azioni opportune? Quanto vengono applicati i comportamenti che hai richiesto? Noti dei cali di motivazione da parte di alcuni collaboratori? Quali segnali te lo indicano?  
• Portare la tua "macchina-Team" a fare regolarmente i tagliandi da un professionista esperto di "motori" -e quindi, di come funzionano i Team di lavoro- che può dirti come regolarti per farlo procedere sempre speditamente

Da parte mia, posso dirti che il Team Coaching è un'ottima officina a cui affidarsi per un pit-stop che aiuti la tua impresa o il tuo gruppo a rientrare in corsa con un mezzo sempre all'altezza della gara che si vuole vincere. 

Un percorso di Coaching col Team permette, infatti, di vedere da fuori -in modo chiaro e obiettivo- quali sono gli elementi sistemici sui quali è opportuno intervenire per risolvere le criticità e creare un flusso di lavoro organico e coerente, apportatore di migliori risultati con meno sforzi.

Personalmente, in TEAM IN 3 PASSI ho codificato questo supporto al Team in un metodo testato che gradualmente, attraverso tre step, conduce il gruppo ad allinearsi e lavorare coerentemente agli obiettivi. E, guarda caso, l'OSSERVAZIONE è proprio il passo da cui si parte! 🙂