Massimo Fancellu

Coaching per il team

Arrendersi… alla felicità - Massimo Fancellu

Arrendersi… alla felicità

"Ci arrendiamo quando (finalmente!) accettiamo l'idea che ci siamo sbagliati, anziché insistere nel voler dimostrare – ancora ed ancora - di avere ragione".

Non è una citazione famosa.

Semplicemente, è frutto di una lunga esperienza di Coach e diviene un suggerimento per "trattare" della felicità con un taglio pratico . Essere felici è un obiettivo del nostro cammino, cui TUTTI abbiamo diritto ed al cui raggiungimento TUTTI dobbiamo tendere.

Felicità ed ammissione dell'errore?

La felicità: concetto che per ciascuno di noi assume significati, evocazioni, sentimenti diversi e differenti. E variabili lungo il tragitto della nostra esistenza: la felicità varia, muta, cangia.

Beh, proprio tempo fa, ripensando a tanti incontri di Coaching focalizzati proprio sulla felicità dei miei clienti, ho intuito che ci potesse essere un altro modo per vivere ed affrontare situazioni e persone. Perché il "solito modo" non funzionava bene, faceva acqua, non convinceva.

E così, portando avanti il mio percorso di ricerca, un bel giorno…. puff...la risposta è arrivata: chiara, lampante, semplice. E molto convincente.

Così irresistibile, per leggerezza, che non era proprio il caso di farsela scappare. Scriverla subito mi è sembrato, perciò, un buon modo per ricordare. L'ho tenuta nel cassetto per mesi, al sicuro, tutta per me, nel frattempo che continuavo a ripetermela ogni giorno, in ogni incontro di Coaching come un mantra prezioso cercando di applicarla in pratica nella mia vita.

Poi, ho deciso di condividere questo mio pensiero sulla felicitd'altronde, perché tenere nascosto un contributo che potrebbe essere utile anche a qualcun altro? Di che cosa sto parlando? Della consapevolezza che

accettare di poter sbagliare è il modo più appagante e rapido per ritrovare noi stessi

La capacità di divenire consapevoli e coscienti che ci siamo sbagliati – ammettere l’errore, accettarlo - può generare in noi una grande energia: può condurci ad avere il futuro più vicino ai nostri sogni e a conseguire risultati insperati.

Risultati, il cui conseguimento era reso impossibile – o quasi! – proprio dalla nostra cocciutaggine. Dal nostro perseverare nell’errore.

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L'esempio del Cubo di Rubik

Mi son chiesto frequentemente come mai i giovani e giovanissimi siano spesso in grado di risolvere il Cubo di Rubik [il celebre rompicapo - un twisty puzzle - inventato dal professore di architettura e scultore ungherese Ern Rubik nel 1974) in tempi così rapidi o rapidissimi.

Per chi non lo conoscesse – pochissimi! il Cubo è infatti il gioco più venduto della storia [300 milioni di pezzi!!] - il cubo di Rubik presenta 9 quadrati su ognuna delle sue 6 facce, per un totale di 54 quadrati. Solitamente i quadrati differiscono tra loro per il colore, con un totale di 6 colori differenti. Quando il cubo di Rubik è risolto, ogni faccia ha tutti i nove quadrati dello stesso colore.

Lo scopo del gioco è di risalire alla posizione originale dei cubetti portando il cubo ad avere per ogni faccia un colore uguale. Il cubo, nella versione 3×3×3, può assumere ben 43 252 003 274 489 856 000 combinazioni possibili di cui solo una è quella corretta.

Beh, torniamo ai tempi fantastici che occorrono a giovani e giovanissimi per risolvere il gioco. Tempi sconosciuti al 99% degli adulti.

Ci ho pensato ben bene sopra e mi son dato una risposta.

Uno degli elementi che consentono questi tempi rapidi e rapidissimi consiste in una speciale attitudine che, presente in età verde e verdissima, va poi sfumando con l’età.

L’attitudine a valutare senza riserve mentali, senza ostinazione, di poter cambiare direzione, anche se ciò rappresenta un “disfare” quanto già fatto.

Ecco, i giovani e giovanissimi – ed è uno spettacolo fantastico - manovrano le parti del Cubo di Rubik alternando a gran velocità direzioni e combinazioni.

Pronti, prontissimi a rimettere in discussione il risultato raggiunto, e dunque tornare indietro, se comprendono che la “direzione” che stanno seguendo è fallimentare.

Con forze rinnovate e motivazione intatta: la sfida continua!

Bene, questa capacità di “arrenderci” alle nostre cocciutaggini, che spesso ci impediscono – o rendono assai complesso – il riconoscere di aver sbagliato o di essere in procinto di farlo, ci può portare a sentirci più in pace con noi stessi.

Non difendere l’indifendibile, non opporci all’evidenza: la felicità – e quindi il nostro futuro felice - passa anche da qui.

p.s. il teen ager Collin Burns è recordman mondiale : 5 secondi e 22 centesimi!!!

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Massimo Fancellu
 

Sono un formatore e un Coach professionista specializzato nello sviluppo dei Team aziendali. Col mio metodo “TEAM IN 3 PASSI” aiuto i Team di lavoro che vogliono essere più efficaci ed efficienti. Questo in azienda significa lavorare con più affiatamento, maggior benessere e aumentare la produttività del gruppo.

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