Il mio capo mi tratta male. Due semplici strategie per gestire i suoi sfoghi
Con questo articolo voglio spiegarti un mio punto di vista su come gestire la relazione con un capo troppo aggressivo attraverso l’empatia e l’ascolto.
Come far fronte ad un capo aggressivo
In 20 anni di lavoro come formatore e coach, spesso mi sono sentito dire: “Le cose non funzionano perché il mio capo (direttore, responsabile, datore di lavoro…) mi odia, ce l’ha con me, mi risponde male, è sempre pronto a criticarmi, …”.
E chi più ne ha, più ne metta…
Se ti capita spesso di ricevere critiche, rimproveri e battute pungenti da parte del tuo capo (o dei colleghi), hai davanti a te 2 strade possibili che, in genere, indico ai partecipanti ai miei corsi quando mi pongono domande di questo tipo:
- Partire dal presupposto che sei una vittima e che, quindi, non puoi farci niente o quasi
- Partire dal presupposto che la situazione può migliorare, se cambi qualcosa nel tuo modo di fare e di relazionarti
Naturalmente, la seconda ipotesi è quella che consiglio e su cui ben volentieri do una mano a chi cerca e vuole trovare soluzioni efficaci per affrontare questo tipo di problemi. E in questo campo, le competenze e le strategie di comunicazione offrono un validissimo aiuto: ecco come.
Una prospettiva diversa: empatia ed ascolto
Se hai un rapporto conflittuale con un tuo superiore o con un collega, metti in atto almeno una di queste due strategie (e verifica i risultati che ottieni):
- Mettiti nei panni degli altri.
Immagina qual è lo stato d’animo del tuo capo, cosa prova, cosa vuole ottenere quando si comporta e ti parla proprio in quel modo che a te non piace. Questa strategia può aprirti ad altri punti di vista e darti risposte riguardo a comportamenti altrimenti inspiegabili. - Concentrati sui contenuti.
Ascolta distinguendo fra ciò che ti dice e come lo dice. Presta attenzione ai contenuti del suo messaggio, in modo da verificare se ci sono degli elementi su cui sei attaccabile (perché, ad esempio, ti accorgi di essere in difetto). Nel farlo, usa l’ascolto attivo e fai domande specifiche per capire meglio e chiarire equivoci e punti poco espliciti. E mettiti in discussione: c’è sempre la possibilità che abbia ragione lui/lei.
Percorri la “via dell’assertività”
Empatia ed ascolto sono utili tutte le volte in cui, lasciando da parte l’impulso dell’emozione personale (risentimento, senso di offesa, umiliazione, rabbia…) sei disposto a cambiare approccio e prospettiva, concentrandoti di più sugli elementi che possono aiutarti a vedere e capire le cose in modo diverso e più chiaro.
Vuoi provare a fare un passo avanti in più per provare a migliorare la relazione col tuo capo? Sperimenta anche la comunicazione assertiva.
In quest’altro articolo “Stop alle arroganze al lavoro! Usa l’assertività per gestire le esuberanze di capi e colleghi.” trovi almeno 3 modi assertivi per parlare col capo, salvaguardando rapporto umano e autostima. Sperimentali e verifica se e cosa è cambiato nella vostra relazione.
E se vuoi darmi un riscontro, scrivimi.
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