Come introdurre cambiamenti concreti in azienda (1^ parte)
Gli imprenditori e i manager che si sono trovati a introdurre cambiamenti importanti nella propria azienda sanno quanto sia difficile far capire ai collaboratori il senso e il valore delle nuove scelte.
In questa prima parte dell’articolo ti spiego come sia importante, in questa fase, mettersi nei panni dei collaboratori, per capire come promuovere il cambiamento.
La sfida
Alcuni giorni fa, durante un corso sulla gestione delle risorse umane, ho affiancato come coach un gruppo di giovani imprenditori della mia isola, la Sardegna.
Questi ragazzi rappresentano la seconda generazione di una famiglia di commercianti: da qualche tempo, hanno maturato ben chiara l’idea che è necessario dare una svolta nella gestione del personale.
Concordiamo insieme, perciò, un percorso di 3 giornate, metà delle quali dedicate ad attività pratiche da sviluppare con la metodologia del coaching.
Come presentare un cambiamento?
Durante gli incontri, i partecipanti costruiscono uno strumento per valutare le prestazioni dei collaboratori: una buona base per dare il via ad una “nuova stagione” nella relazione con i propri dipendenti… ma, come presentare loro questo cambiamento? Cosa dirgli?
Alla mia domanda, i miei clienti iniziano a discutere tra loro, illustrando una serie di comportamenti attesi che ripercorrono la scheda di valutazione appena compilata. “Presentarsi in orario al lavoro”, “Aggiornarsi sulle nuove tendenze”, “Imparare l’inglese” sono solo un esempio dei messaggi/esigenze che vogliono trasmettere ai dipendenti.
Ed è su questo terreno che li sfido: “Come mai volete trasmettere loro proprio questi messaggi? Qual è lo scopo?”
Lo scopo, mi dicono, è far capire loro che “siamo cambiati, che alcune condizioni di lavoro sono diverse da un tempo”.
“Benissimo”, rispondo io, “ora mettetevi nei panni dei vostri collaboratori: se foste voi i dipendenti e i vostri capi vi chiedessero queste cose, che cosa pensereste?”
“Che queste cose le stiamo già facendo o, quantomeno, che ci sono già state chieste altre volte in precedenza!”. Questo è un bellissimo esempio di onestà intellettuale, e io mi sento sempre onorato nel lavorare con chi ha un atteggiamento così aperto e sincero. A questo punto, intervengo: “Quindi il punto è far capire ai dipendenti che veramente le cose stanno cambiando e devono cambiare”.
Quindi, il punto è: come portare “chi ci ascolta” a dare un senso nuovo a messaggi vecchi?
Per raggiungere questo obiettivo è necessario saper definire e concatenare un insieme di messaggi semplici, chiari e sintetici capaci di dare un effettivo segnale di cambiamento in un’azienda.
Tu come faresti?
Nella seconda e terza parte di questo articolo ti racconto il percorso attraverso cui questi giovani imprenditori sardi hanno costruito il messaggio definitivo da dare ai dipendenti.
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