Massimo Fancellu

Coaching per il team

Le altre due strategie vincenti per realizzare i propri sogni - Massimo Fancellu

Le altre due strategie vincenti per realizzare i propri sogni

Oggi voglio completare le mie riflessioni sulle uguali strategie di successo utilizzate dalla comica torinese Luciana Littizzetto e dal campione mondiale di surf Niccolò Porcella per arrivare a realizzare le proprie aspirazioni professionali.
In un precedente articolo, avevo individuato 3 atteggiamenti mentali in comune fra i due:

  1. Chiarezza del proprio obiettivo
  2. Capacità di gestire difficoltà e fallimenti
  3. Continuo studio e preparazione

Dell’importanza di aver chiaro il proprio obiettivo e di come il coaching sia una fra le metodologie più efficaci per metterlo bene a fuoco e agire per realizzarlo ho già parlato.
Vediamo ora, perciò, come ci può aiutare ad attuare comportamenti vincenti anche la seconda strategia:

Gestire positivamente le difficoltà e i fallimenti

Credi che per Luciana Littizzetto e Niccolò Porcella sia stato sempre tutto facile?
Credi che siano stati baciati dal successo inaspettatamente, senza aver fatto niente per avocarlo  a sé? Affatto!
Parecchie le porte che si è vista sbattere in faccia la comica torinese alle audizioni, ai provini e alle selezioni a cui ha partecipato…
A Gavoi,  la Littizzetto lo ha raccontato molto bene, parlando anche delle difficoltà e delle ostilità che ha dovuto superare. Non sempre c’erano gli altri a darle fiducia (anche i familiari non la incoraggiavano), non sempre ha trovato impresari disponibili a darle un’opportunità, non sempre ciò che proponeva veniva apprezzato dai selezionatori. Eppure, questo non le ha impedito di perseverare e di perfezionarsi, anziché gettare la spugna prendendosela col destino avverso.

Ed infatti, un messaggio importante che, fra una gag e l’altra sul palco, Luciana ha voluto far arrivare al pubblico è stato proprio quello di non arrendersi, di tentare, di cercare strade diverse per muoversi nella direzione del proprio sogno.
Con la sua testimonianza, ha messo a fuoco uno degli errori in cui è più facile incappare: lamentarsi e desistere davanti alla prima difficoltà o battuta d’arresto in cui, con forte probabilità, ci si scontra durante la “scalata”. Un atteggiamento che rischia, se non contrastato per tempo, di far perdere rapidamente energie e lucidità, portandoci in un negativo circolo vizioso.

Le tappe verso il successo

Apprezzare i piccoli progressi, una strategia che premia

Viceversa (e la Littizzetto lo ha sottolineato molto bene), un approccio corretto per ottenere buoni risultati è quello di riconoscere e premiarsi per i propri miglioramenti, anche quando si tratta di piccoli risultati, continuando a curare il proprio obiettivo, passo dopo passo.
Esattamente quello che il coaching allena a fare col “Gioco dei risultati”, uno strumento prezioso per darsi piccoli obiettivi raggiungibili, che aggiungono motivazione, fiducia e chiarezza mano a mano che si conseguono.
Tutt’al più, ha concluso l’artista, il peggio che possa capitare è di non raggiungere (o raggiungere solo parzialmente) lo scopo prefissato ma, in questo caso, al posto del rimorso, rimarrà comunque la soddisfazione di averci provato, facendo tutto ciò che dipendeva da noi.

Quando un intoppo di salute diventa l’opportunità per cambiare

Sbaglia anche chi pensa che siano mancati i momenti bui per il giovane Niccolò.
Il suo racconto del momento critico vissuto quando, a 22 anni, gli fu diagnosticato un problema “irreversibile” al polso (dovuto ad un precedente intervento sbagliato) che, di fatto, gli avrebbe precluso la possibilità di continuare a fare surf, mi ha commosso.
Perché, con estrema schiettezza, Porcella ha ammesso anche le sue fragilità: il suo profondo sconforto dopo il verdetto dei medici, le sue lacrime per quanto stava intralciando le sue ambizioni di giovane sportivo.

Ambizioni a cui però, nel suo intimo, Niccolò non era disposto proprio a rinunciare.

Ed infatti, proprio in virtù della famosa “legge d’attrazione” di cui, immagino, avrai sentito parlare anche tu, dopo poco nella vita di Porcella il “caso” ci mise benevolmente lo zampino. Da un incontro fortuito con un suo collega, arrivò al giovane un suggerimento di lettura preziosissimo: un libro sull’atteggiamento mentale di 500 persone diventate ricche partendo dal niente.
Un libro che ha cambiato la vita di Niccolò: perché, attraverso le storie dei “nuovi” ricchi,  Porcella ha, mano a mano, acquisito un’enorme fiducia in sé stesso e nella vita, un’energia positiva tale da portarlo a cercare soluzioni alternative a quelle prospettate sino a quel momento dai medici per il suo polso.
Tanto da proporre egli stesso all’equipe dei chirurghi una soluzione diversa per il nuovo intervento, mai sperimentata in medicina. Una convinzione talmente grande nella possibilità di farcela con la quale Niccolò è riuscito anche a vincere le perplessità dei medici i quali, previa sua liberatoria, hanno accettato di sperimentarsi in un intervento chirurgico sul polso mai tentato prima.

Sei mesi dopo, nello studio medico, Niccolò ha voluto ringraziare il suo chirurgo a modo suo: in verticale sulla mano (indovina su quale polso?), come da promessa pre-operatoria!

Cosa ci può insegnare anche questa storia?
Sicuramente, mantenere la fiducia nelle proprie possibilità e avere un atteggiamento positivo verso la vita sono stati fondamentali per non cedere allo sconforto. Ciò che  ha contraddistinto questo giovane sportivo è stato proprio l’approccio costruttivo, propositivo di fronte all’impedimento di salute: un modo di fare che lo ha aiutato a usare la creatività per esplorare e sviluppare nuove soluzioni, addirittura mai percorse in medicina sino ad allora.  Le difficoltà temprano, insomma, e offrono l’opportunità di ritrovarsi più forti, sicuri e migliori di prima, se affrontate con spirito aperto e fiducia.

Ma c’è almeno un altro elemento che ha contribuito non poco al successo sia della Littizzetto che di Niccolò Porcella, ovvero un:

Continuo studio e allenamento 

Allenarsi per vincere

Allenarsi per vincere

Non basta avere un sogno per vederlo trasformato in realtà.
Il mondo è pieno, d’altronde, di persone bravissime a sognare traguardi e imprese incredibili per la propria vita che, ahimè, rimangono però vuoti castelli in aria. Persone che, purtroppo, appartengono alla categoria dei sognatori virtuali, incapaci (o inconsapevoli) di far seguire i fatti alle proprie ambizioni.
Per eccellere, infatti, occorre diventare padroni nella propria materia, nella propria attività.
E questa padronanza e sicurezza nelle proprie capacità non arriva dal cielo ma è frutto del proprio impegno costante, fatto di studio, allenamento, gavetta anche. Una preparazione approssimativa, superficiale, discontinua non lascia molto spazio per far emergere e brillare i propri talenti.

Al contrario, occorre una buona dose di umiltà: per chiedere e apprendere da chi è già maestro, esperto; per dedicare ore e ore con passione ad allenarsi e studiare; per mantenere viva la voglia di perfezionarsi e superarsi; per cercare le occasioni giuste in cui mettersi ogni giorno alla prova…
Solo in questo modo si può maturare un’esperienza e una professionalità autentiche, non facilmente aggredibili dalle circostanze esterne.
Ed il training e lo studio assiduo e ripetuto nel tempo sono anch’essi alla base, infatti, dei pregevoli risultati raggiunti dai due intervistati del Festival.

Luciana è veramente partita dal nulla, mettendo le basi della sua carriera con la scuola serale di recitazione e arricchendo poi, mano a  mano, il suo bagaglio di competenze con sempre nuove esperienze.
Niccolò sulla sua tavola da surf trascorre (e ha trascorso) ogni giorno parecchio tempo, allenandosi fra le onde sulla base delle indicazioni e direttive del suo personal trainer sportivo.
Entrambi l’hanno ammesso e rimarcato durante l’incontro col pubblico: dietro al loro successo, c’è un grande lavoro di allenamento, di prove e riprove, di continua sperimentazione (e passione).

Per questo, se vuoi il mio consiglio da coach, diffida di chi ti parla o propone facili successi, privi di cura ed impegno. In genere, si rivelano successi effimeri, fuochi di paglia, meteore destinate a sparire velocemente.
Coltiva piuttosto le tue capacità, fai spazio alle tue abilità dandoti degli step sostenibili da raggiungere poco per volta. E’ questo, d’altronde,  ciò che un buon percorso di coaching ti allena a fare gradualmente, fino a ritrovarti “quasi senza accorgertene” ad un livello avanzato del tuo cammino.

 

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Massimo Fancellu
 

Sono un formatore e un Coach professionista specializzato nello sviluppo dei Team aziendali. Col mio metodo “TEAM IN 3 PASSI” aiuto i Team di lavoro che vogliono essere più efficaci ed efficienti. Questo in azienda significa lavorare con più affiatamento, maggior benessere e aumentare la produttività del gruppo.

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