Si può ridere in azienda? C’è chi lo fa e…
Quando l'ho progettatto, oltre dieci anni fa, era più che altro una scommessa azzardata: avrei mai trovato un'organizzazione così coraggiosa e fuori dagli schemi disposta a seguire il mio neonato corso "Ridere in azienda"?
E infatti, per anni, è rimasta una "mission impossible", un progetto formativo troppo audace per poter diventare realtà...D'altronde, chi mai, dirigente, imprenditore o manager che fosse, sarebbe stato convinto e contento di spendere i suoi soldi per pagare un trainer che insegnasse a sorridere, ridere e vedere il lato comico nel lavoro ai suoi dipendenti?
Parlare di umorismo e strategie per sdrammatizzare le pesantezze in ufficio pareva un'eresia: il lavoro è una cosa seria, come si fa e, soprattutto, cosa succede a prenderlo meno sul serio?
Eppure, lo scorso febbraio quel mio vecchio obiettivo professionale è diventato realtà: a Roma e Milano ho condotto le prime due edizioni ufficiali del mio "temerario" corso "Ridere in azienda".
A fare spazio ad una visione più umoristica e leggera nel modo di trattare le classiche situazioni critiche e stressanti di lavoro, niente meno che un gruppo di dipendenti di una rinomata multinazionale! Che, devo ammettere con soddisfazione, si sono messi in gioco attivamente, "prendendo davvero sul serio" lezione ed esercitazioni!
Infatti, rapidissimamente i partecipanti passano alle vie di fatto e iniziano a divertirsi ribaltando in chiave ironica le tipiche logiche di comportamento in azienda...e ci riescono benissimo! Il risultato di quest'approccio più leggero al modo di vivere le situazioni di lavoro sono le loro esilaranti gag con simulazioni e giochi di ruolo: i protagonisti della giornata sono proprio loro!
Voglio raccontarti meglio di questa esperienza formativa "a tutta risata": se anche tu vuoi affrontare con un sorriso le negatività della vita o del tuo ambiente di lavoro, sappi che l'umorismo è una competenza che si può imparare e migliorare.
Perché un corso per "Ridere in azienda"
Ma com'è nato "Ridere in azienda"?
L'idea di realizzare un corso sullo stato d'animo della leggerezza nasce quando io e mia moglie usciamo da un ufficio dopo aver parlato con l’ennesimo impiegato al front office che ci trasmette malessere.
“Il primo periodo in cui lavoravo in banca", mi dice mia mia moglie, "eravamo allegri e non mancavano le battute o gli scherzi. Ci frequentavamo anche fuori dal lavoro ed ogni occasione era buona per ridere. E ottenevamo davvero dei bei risultati in ufficio.”
E poi?
La domanda nasce spontanea, soprattutto per un "curiosone" come me… "poi, le cose sono cambiate, son diventate più serie, è aumentata la pressione sui risultati e, soprattutto, è mancato quel sano umorismo fra colleghi. Così, il clima sereno e giocoso è andato via via scemando mentre i risultati non miglioravano, anzi!"
Mentre ne parliamo, io e mia moglie conveniamo anche che questo sembra ormai un trend generalizzato...
E allora, ci diciamo, perché non fare della formazione sulla leggerezza, sul fatto che in azienda si può (o meglio, si dovrebbe) anche ridere?
Certo, perché no?!? E, infatti... sì!
Nei miei corsi sul benessere emozionale ho così iniziato a inserire delle attività tese ad alleggerire gli animi: gags comiche, racconti buffi o "fuori dagli schemi", esercizi umoristici per aiutare me stesso e gli altri a cogliere il lato comico delle piccole e grandi tragedie della vita.
Tutti questi stimoli spiritosi divertono molto i partecipanti e contribuiscono al successo dei corsi. Con lo humour e lo spirito giocoso, infatti, le attività di formazione sono più gradite e migliora anche il rendimento dei partecipanti: questo perché l’energia personale (e del gruppo di lavoro) fluisce meglio.
I tempi cambiano e le situazioni maturano: ora siamo in tanti ad esserci accorti che per lavorare con profitto non occorre a tutti i costi essere tristi ma che, anzi, essere allegri e gioiosi contribuisce a produrre di più.
Vuoi vedere che ora c'è anche chi è disposto a prendere in considerazione il progetto di un corso di formazione per allenarsi a prendere meno sul serio le situazioni difficili di lavoro?
Forse sì, e infatti un bel giorno...
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Uno strano duo in azienda per sviluppare leggerezza e umorismo
...infatti, un bel giorno in ufficio, in modo rocambolesco, il telefono squilla.
È una multinazionale: su Internet ha trovato il mio programma "Ridere in azienda" ed è interessata a sperimentarlo coi suoi dipendenti delle sedi italiane...il gioco inizia a farsi divertente!
Molto divertente e stimolante, tanto che mi serve un partner all'altezza per affiancarmi in questa sfida! Stefano Manca, del famoso duo “Pino e gli Anticorpi” può essere la carta vincente: comico professionista, attore ed autore (un “auttore”, direbbe lui), ha nel DNA un approccio umoristico alla vita. Lo contatto, perciò e, volentieri, Stefano accetta di accompagnarmi in questa avventura.
Dopo alcuni incontri e qualche caffè, assieme strutturiamo una scaletta di attività in aula in cui trovino il giusto spazio le nostre due diverse anime individuali e professionali. Siamo pronti a partire….
Prima edizione a Roma, un paio di settimane dopo si replica a Milano.
L'apparente strano duo "formatore + comico" funziona: forse perché, al di là della validità delle attività formative progettate assieme, i primi a divertirsi un sacco e a portare in aula questa appagante sensazione di brio e leggerezza siamo proprio noi stessi! E, sicuramente, questo i partecipanti lo percepiscono "a pelle".
Il bilancio è più che positivo: il corso è stato considerato superiore alle aspettative da tutti i partecipanti, tranne uno (questo in base ai dati raccolti con le schede di valutazione anonime a fine corso).
Ma le valutazioni "a caldo" non ci bastano… ad un mese dal corso, organizzo un follow up e risento i due gruppi di partecipanti perché mi interessa capire cosa succede dopo, una volta tornati alla routine in azienda (sul momento, si sa, l'euforia a fine corso può falsare la percezione).
L'ironia porta buoni risultati anche in ufficio
I risultati sono in linea con ciò che ci aspettiamo: la giornata di formazione ha permesso ai partecipanti di cambiare prospettiva, di riconsiderare gli aspetti umoristici e "buffi" dei loro casi critici aziendali e questo nuovo punto di vista ha tolto tensione, mitigato lo stress e semplificato il modo di affrontare le difficoltà.
Insomma, quando osservi quello che accade con il filtro dell'umorismo, tutto diventa più leggero e affrontabile.
Un approccio che, in linea di massima, i dipendenti della multinazionale hanno confermato di aver adottato anche dopo, con le dovute differenze da persona a persona:
- parte dei corsisti ha integrato questo nuovo stato d’animo in maniera costante (una partecipante, ad esempio, dichiara: “Ho partecipato ad alcune riunioni aziendali e mi sono accorta che ripensare agli sketch preparati insieme mi ha reso più facile distaccarmi e vivere le situazioni con più leggerezza”)
- qualcuno si è ricordato di usare il filtro dell'umorismo solo in alcune situazioni
- c’è anche stato chi ha dichiarato di non essersi ancora imbattuto in situazioni problematiche ma che “una volta che, consapevolmente, rivisiti in chiave comica una specifica situazione aziendale, quando ti ci ritrovi è quasi inevitabile viverla in modo più leggero”
- c'è anche lo zoccolo duro che afferma di vedere ancora rosso rispetto ad alcuni atteggiamenti/situazioni, nonostante tutto... e anche questo rientra fra le possibilità, e contribuisce a far sentire tutti liberi di sentirsi come si vuole; cosa che, se devo essere sincero, un po’ mi rassicura.
La testimonianza più bella su "Ridere in azienda"
Concludo il resoconto di questa prima esperienza formativa di "Ridere in azienda" con quella che, a mio avviso, è la testimonianza più significativa emersa durante il follow up:
“Subito dopo finito il corso, mi hanno trasferita in una nuova postazione di lavoro e mi sono trovata a subentrare ad un collega proprio nel momento in cui, con una specifica linea di clienti, si sono verificati dei problemi che non dipendevano da noi, ma che impattavano però sulla qualità del nostro servizio.
Mi sono ritrovata a dover gestire una serie di telefonate di clienti arrabbiati che, letteralmente, mi insultavano, e che io neanche conoscevo. Automaticamente, mi sono detta che -se non vedevo gli aspetti comici della situazione- sarei uscita dalla giornata devastata.
Allora mi sono messa a guardare dall’alto la situazione e, in questo modo, sono riuscita a rispondere gentilmente. Era proprio come se mi vedessi da fuori ed osservassi gli aspetti paradossali di quel momento. Tutto questo fino all’ultimo cliente.
Non è stata la giornata ideale che avrei voluto avere, ma sono stata capace di viverla senza uscirne stravolta”.
Forse, adesso potresti essere curioso di conoscere meglio cosa abbiamo fatto esattamente durante il corso.
Sappi che la curiosità è uno stato d’animo dal valore inestimabile perché aiuta ad affrontare meglio la paura; quindi, continua a coltivarla oppure… prenota già la tua partecipazione alla prossima edizione!!!
Ne hai abbastanza di fare la guardia ai tuoi dipendenti?
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Se vuoi che partecipazione, senso di responsabilità e collaborazione divengano il naturale modo di lavorare assieme per il tuo gruppo, è tempo di fare il primo passo!